22 Novembre 2009
Festa di Cristo Re
Carissimi parrocchiani tutti e tanti amici,
avevo pensato di non scrivervi fino a primavera per il timore di essere “pesante” avendovi già scritto a Settembre. Poi il trovarmi in Estremo Oriente qui in Bangladesh, in luoghi che avevo sempre rifiutato anche solo come pensiero, e l’avvicinarsi della fine dell’Anno Liturgico con la festa di Cristo Re, per iniziare poi un nuovo Anno Liturgico, cioè un nuovo anno di vita di Chiesa e di storia di salvezza per noi e per tutti gli uomini, mi sento spinto a fare a voce alta alcune considerazioni, dato che tornano i giorni dell’INVENTARIO ANNUALE che ognuno di noi, come ognuno delle nostre case e pure la nostra comunità parrocchiale è bene che faccia:
– A settembre si sono compiuti dieci anni da quando – nel 1999 – avemmo le Missioni al Popolo tenute dai trenta Seminaristi di Teologia del nostro Seminario Regionale. Fu un tempo di grazia particolare, come ancora parecchi di noi ricordano.
Allora i nostri giovani più giovani erano ancora fanciulli e i nostri giovani più grandi erano giovanissimi. E quante nuove famiglie da allora si sono formate!
Fu momento di grazia che si è prolungato nel tempo non solo nella memoria ma anche attraverso i 13 Gruppi di Vangelo che hanno costituito, con fedeltà e per anni, la prosecuzione dei 43 Centri d’Ascolto che furono tenuti dai Seminaristi Missionari, durante le Missioni al Popolo, con le loro visite alle case: passati di casa in casa lasciandovi il Crocifisso che ancora si trova in tante case e il Vangelo di Marco.
Dal Vangelo di Marco siamo poi stati spinti a proseguire nella lettura di tutti e 4 i Vangeli e anche degli Atti degli Apostoli come pure di alcune lettere di Paolo, quali la lettera ai Galati. La nostra gratitudine e preghiera accompagni ancora questi trenta Missionari nelle strade dove ora si trovano!
– Nell’inventario dell’anno scorso avevamo messo in cantiere l’inizio delle Comunità Familiari di Evangelizzazione, mentre l’Adorazione del giovedì fino a notte fonda aveva già preso stabilità. Le Comunità Familiari di Evangelizzazione le abbiamo volute come proseguimento dei Gruppi di Vangelo con scopo missionario. Le abbiamo iniziate a Febbraio, dopo una lunga preparazione e pregando e invocando lo Spirito Santo.
Otto sono le case che ospitano le Comunità Familiari: ora, a fine anno, in parecchie di queste case c’è stato un discreto aumento di partecipanti, cosa che comporterà un moltiplicarsi di case cioè di Comunità Familiari di Evangelizzazione nei prossimi mesi, a Dio piacendo. Come tante volte è stato ripetuto, tutti possono partecipare, chiunque di noi, senza attendere un invito particolare, eccetto quello del desiderio suscitato da Gesù: dieci anni fa il motto delle Missioni al Popolo era proprio “sto alla porta e busso” (Ap 3,20) se senti bussare alla porta del tuo cuore e della tua mente con un certo desiderio di Lui, è proprio Lui che ti invita ad andare insieme presso una di queste case, mentre contemporaneamente chiede di prendere più posto nella tua vita digli di sì, rispondi a questo richiamo : Lui non ci delude! Anzi con te invita altri!
L’Adorazione di ogni giovedì dalle ore 17,00 alle ore 24,00 continua. Anzi ha bisogno della tua presenza. Metti in conto ogni giovedì mezz’ora o un’ora di Adorazione: sarai più sereno e forte. Prova per un mese e poi mi darai conferma!
– Nel fare l’inventario, anche quest’anno non mi tornano bene i conti riguardo la Confessione: ho la percezione che siamo parecchio in rosso. Mi pare di intuire che non è ancora desiderata quanto merita. Se desiderata non è fatta quanto necessitiamo noi stessi. Eppure è un momento che tanto rinnova serenità, pace e freschezza evangelica, adesione al Signore Gesù e porta armonia nella nostra vita e con gli altri.
Non rimandiamo: ora è il suo tempo cioè questi ultimi giorni dell’Anno Liturgico, come anche i primi giorni del un nuovo Anno di Chiesa. Avvenga prima dell’Immacolata! Maria te ne dia la voglia e ti faccia trovare il tempo: il Signore te lo dona! il prete………lo cerchi.
– Le Comunità Familiari di Evangelizzazione e l’Adorazione ci danno uno sguardo di speranza nel futuro, ci danno una carica di profezia verso il bene che il Signore ci riserva e ci ha promesso, togliendoci dal pantano delle lamentele e delle tristezze, per farci voce di speranza e di fiduciosa lotta per il futuro per noi stessi e per i figli. Siate attenti alla “fraternità” che scalza gelosie e maldicenze, malumori e indifferenze. Ci pone corresponsabili della vita nella storia, pur piccola, di noi, della comunità parrocchiale, della società in cui viviamo con i nostri problemi che non ci possono schiacciare, avendo noi in mano il ventilabro (Lc. 3,17, terza domenica di Avvento) che separa la pula dal grano, il bene dal male, il Vangelo pregato. Certo richiede fatica, impegno, vigilanza, responsabilità, gratuità, sudore (…forse sangue?) ma è garanzia di vita per noi e per i nostri ragazzi. La consolazione e la gioia per noi e per i nostri figli stanno quindi nelle nostre mani.
Pensavo che questo inventario sarebbe stato breve: invece, come a casa vostra e nei vostri “affari”, quando si comincia non si finisce più.
– Certo che il pellegrinaggio in Terra Santa che una trentina di noi faranno subito dopo Natale guidati dal carissimo padre Roberto Mela ci sarà di aiuto e di grazia perciò che stiamo vivendo e che ci sarà dato di vivere, sia come Parola che come Diaconia, cioè “servizio”. Infatti sollecitati da Gesù che va incontro agli altri e a cercare chi si è disperso: l’Ordinazione dei prossimi tre Diaconi ci sospingerà ad essere servizievoli oltre i confini delle nostre case, dei nostri gruppi e dei confini della parrocchia: grazie a Dio siamo della Diocesi e vogliamo bene al nostro Vescovo e alla gente tutta.
– I tre parrocchiani che saranno ordinati Diaconi domenica 7 febbraio 2010, Guido, Natale e Marco, assieme alle loro spose e ai loro figli sono motivo di consolazione per la parrocchia e per tutta la Chiesa: ci dicono che abbiamo strada da fare, cammini da percorrere con uomini e donne che attendono il nostro passo. Il Diacono ci fa conoscere tra l’altro, il carattere sacramentale del sociale.
Riceveremo quindi altri tre Diaconi, dopo aver già Riccardo, Roberto e Massimo, certamente non perché siamo più bravi, ma probabilmente perché siamo così duri di cuore e di spirito da essere sospinti ad accettare di essere docili al Signore, responsabili del Vangelo tra la gente, pronti a parlare di Gesù che ci viene dato dalla misericordia del Signore quest’altra grande spinta è carica di grazia: sì, gelosie e permali non devono più esserci tra noi ma ci deve premere il bene degli altri, la gioia che nasce dal vedere altri di noi che ci mostrano cose buone e belle ha da essere gioia di tutti con partecipazione reale di ognuno di noi. Bando al malumore o alla scontentezza, al mugugnare o a lasciare impegni e servizi; tutti sotterfugi del diavolo per intaccare comunione e comunità. Il maligno cercherà sempre di insinuarsi in noi con questi pensieri e sentimenti; stiamo vigili e pronti a spegnerli e a sradicare sensazioni di questo genere invocando lo Spirito Santo, chiedendo l’aiuto di Maria, la Madonna.
– A questo punto nel fare inventario di quest’anno mi viene da rilevare un aumento di attenzione e devozione alla Madonna e alla preghiera del Rosario partecipato in un certo numero di case in Maggio ma anche in qualche altro giorno di ogni mese, in particolare nel mese di Ottobre. Cresca ancora questa attenzione affettuosa a Maria e pure la preghiera del Rosario nelle case, e anche a livello personale, in tempo di Avvento all’approssimarsi dell’Immacolata.
– Posso fare un buon resoconto riguardo a quella mano pastorale che ci è data dai Catechisti di ogni settore e dai circa quaranta Educatori dei nostri Ragazzi e Capi Scout, grazie ai quali abbiamo vissuto tappe di Chiesa e feste di Sacramenti nella gioia dello Spirito Santo e così pure settimane e settimane di campi-scuola e di cammini di formazione di notevole importanza sia come rafforzamento della comunità parrocchiale sia come crescita umana. L’Azione Cattolica come l’Associazione AGESCI quanto ci hanno aiutato!…..
– Qualche parrocchiano mi ha chiesto di dare informazioni sull’attuale “vita” di casa-canonica: avete ragione. Ma l’inventario di casa-canonica lo farò in un’altra pagina prima di Natale, anche perché queste settimane di saluti per chi parte e di accoglienza per chi arriva.
– Personalmente ho da dirvi che anche quest’anno è stato un tempo di grazia e di molte grazie per me, qui in parrocchia e oltre. Ho vissuto e abbiamo vissuto tanti momenti molto significativi a livello di parrocchia, di comunità aperta e pure a livello umano come incontro e intreccio di persone, di storie di vita. Molte persone mi hanno cercato cercando Gesù, cercando il suo Vangelo, la sua misericordia e la festa di gioia che Lui, se uniti, sa farci vivere.
I Seminari di Vita Nuova sono uno dei tanti eventi: costituiscono ben di più di un Ritiro Spirituale di due giornate e mezzo lasciando a chi vi partecipa un senso gioioso e convincente della propria vita cristiana – ognuno di voi può parteciparvi, anzi, ve lo consiglio e vi esorto! Il prossimo sarà dal 5 al 7 Dicembre. Fatelo sapere a me o ai coniugi Dall’Olio Massimo e Cinzia.
L’altro fatto che mi ha stupito tra i tanti dell’anno è il viaggio che ho appena concluso in Bangladesh in occasione dei Ritiri Spirituali chiamati Deserto da tenere ad una decina di membri della Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi dove hanno una casa famiglia come missione.
Nell’inventario che mi riguarda personalmente vi dico che nelle mie “pensate” missionarie ho sempre rifiutato l’Estremo Oriente: mi ha sempre fatto paura. Paura per lontananza, per cultura, per lingua, per religioni, per tutto. Mi ci sono trovato impreparato ma già in viaggio! Questa realtà era talmente rifiutata dal mio intimo che ho trascurato cose mai trascurate: il messalino in italiano, avvolgere lo zaino di cellophane all’aeroporto altrimenti rischia di arrivare strappato o svuotato, e… senza conoscere l’indirizzo di dove sarei dovuto arrivare per metterlo sui documenti durante il volo: non avevo mai pensato di chiederlo, ma la provvidenza esiste e come! Poi ho capito che verso questo mondo ci dovevo andare …Ora dico: “Grazie Gesù, e grazie alla vostra pazienza!”
– Rispetto all’inventario che mi riguarda, ho da dirvi ancora due cose notate particolarmente nell’ultima parte di quest’anno, dall’estate in poi.
Uno: gli Educatori dei Ragazzi e dei Giovani con delicatezza mi hanno fatto capire che ho da essere più presente tra loro e tra i loro ragazzi. Promesso! Cercherò di farlo, anche perché se domani la Comunità Parrocchiale c’è e ci sarà è grazie a voi e a questi ragazzini che vi sono stati affidati e che voi seguite con premura e tante volte con trepidazione e…stupore!
Due: Sì, la Papa Giovanni XXIII ha spiritualmente e comunitariamente le sue esigenze: don Oreste mi ci ha preso dentro durante l’ultimo anno e mezzo della sua vita proprio quando – ora lo capisco – ormai lui stava per mollare e morire (2006-2007).
Il 2 novembre è stato il secondo anniversario della sua morte. In quel suo ultimo anno e mezzo ha voluto (lui e certamente su ispirazione del Signore Gesù) che io fossi li accanto a lui per questa Zona di Bologna della Papa Giovanni…..e ogni tanto anche per un po’ più in là. Solo ora comprendo un suo certo modo di fare nei miei confronti e certe parole e discorsi che mi faceva, soprattutto quando mi voleva assieme a lui per andare dall’Arcivescovo Caffarra durante l’ultimo anno della sua vita terrena.
– I “grazie”, non bastano: spero si possono riscontrare nella gratuita della mia vita per voi tutti, che non mi costa donare se non nel solito amore familiare di ogni casa. Chissà quante volte sono annebbiati dalla mia rude umanità!
Ma un grazie in questa lettera lo voglio dedicare insieme alla preghiera e all’affetto di tanti, a quanti mi hanno dato un segno di accompagnamento in denaro per questa “gente” del Bangladesh, assieme al grazie per chi ha avuto la stessa attenzione a Marco Bruno quando un mese fa è andato in Nigeria anche per tessere una notevole rete di relazioni a sostegno dell’Unità di Strada dell’Associazione Albero di Cirene che dà presenza alle ragazze che sono poste in strada.
A questo punto vi dico inoltre con la forza di padre che guarda l’andamento economico di casa: vi prema il sostenere la vita di parrocchia con il vostro contributo in denaro! La parrocchia va avanti, come sapete, soprattutto con il sostegno economico della Comunità. Chi segue l’amministrazione parrocchiale ve lo può dimostrare. C’è chi lo fa già con tanta premura e altri con tanto servizio e dedizione di energia e di tempo.
Richiamo l’attenzione su alcune necessità:
– rinnovo urgente dei libri dei canti per le liturgie (€ 1.800)
– spesa annuale del riscaldamento
– rafforzamento delle fondamenta previsto per febbraio-marzo 2010 (€ 100.000).
Nella gioia di un altro anno trascorso assieme per voi prete.
Don Mario
NOTA BENE:
– Esprimo il desiderio che la parrocchia abbia un tendone da collocare tra il campetto e il campo da pallacanestro, per non essere costretti alle annuali spese di noleggio e per disporne nei diversi momenti di necessità.
Si avvicinano le festività natalizie che tradizionalmente ci sollecitano a segni di attenzione e dono. Cerchiamo di fare gesti utili.
1. Un’adozione a distanza di un bimbo o di un seminarista o per far studiare una ragazza o un ragazzo in terra di Iringa-Tanzania.
2. Un abbonamento a “Pane Quotidiano” con le letture di ogni giorno e con le meditazioni commentate da don Oreste Benzi.
Contattare l’Ufficio relazioni con gli abbonati: Tel. 0442 626738 Fax 0442 25132 dal lunedì al venerdì ore 9,30 – 13,30 – e-mail: sempreabbonamenti@apg23.org
3. Un libro come:
– Il Catechismo della Chiesa Cattolica (sempre di tanto aiuto!). Ed. Vaticana.
– La Bibbia di Gerusalemme nella Nuova Traduzione. Ed. Dehoniana.
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